L’utilizzo dei cosmetici è una pratica che affonda radici nelle lontane culture del passato, dagli egizi ai quali si accosta sempre il pensiero quando si parla di cosmesi arcaica, fino ai romani o alle culture del sud est asiatico.
All’inizio del ‘900 entrano in scena due donne eccezionali che sconvolgeranno la percezione e l’utilizzo dei cosmetici fino a creare dei veri e propri imperi del settore: Helena Rubinstein ed Elizabeth Arden.
Tralasciando la loro rivalità epica (che comunque meriterebbe un approfondimento da parte di tutti, è una storia piena di fascino, in fondo all’articolo il link di un libro che la racconta in modo dettagliato), quello che colpisce della vita di queste due donne eccezionali è stata la capacità di intuire che il cosmetico nasce da un bisogno e che, una volta superato il pregiudizio arcaico di elemento accessorio, di esclusiva connotazione femminile, trova un suo ruolo di grande dignità nel benessere della persona.
L’esempio più semplice è quello della crema idratante: in Australia Helena Rubinstein intuì la necessità della popolazione femminile di idratare la pelle resa arsa dal sole dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi, gettando le basi del suo futuro impero cosmetico.
Al giorno d’oggi l’utilizzo dei cosmetici è talmente radicato nella nostra quotidianità da non prestarci quasi attenzione. Se ci si sofferma a pensare ai gesti quotidiani, nel corso di 24 ore la persona più svogliata avrà utilizzato almeno 5-8 cosmetici, per arrivare ad una ventina nelle persone che adoperano con costanza il trucco o in chi ha una cura di sé più accurata.
Quello che a volte manca è la QUALITA’ dell’applicazione, la BELLEZZA del momento, il PIACERE di riscoprirsi in un momento di benessere non solo fisico che psichico.
Per intenderci: quante volte si applica un cosmetico in fretta, senza soffermarsi sui movimenti, senza valutare l’importanza del momento, senza prestare attenzione a quello che si sta facendo? Siamo in una società multitasking, parola quanto più abusata, e che spesso si rivela un’arma a doppio taglio: facciamo tante cose contemporaneamente, con un’alta performance in termini numerici, ma scarsa in termini qualitativi.
L’applicazione di una crema viso o corpo, la detersione che ci permette di rimuovere le impurità, l’esfoliazione che allontana le cellule morte dello strato corneo, sono gesti e modalità del prendersi cura di sé che hanno senso se effettuate con i prodotti adeguati al proprio tipo di pelle e applicati nella maniera corretta.
In una società che fugge come Willie il Coyote che insegue il suo Bip Bip, fermarsi, dire a se stessi: mi voglio concedere del tempo, voglio rilassarmi, voglio vedermi e prendermi cura del mio corpo assume quanto mai un valore fondamentale per il benessere di psiche e corpo.
Per questo motivo l’applicazione di un cosmetico deve essere svolta tenendo conto almeno di tre aspetti che devono agire in sinergia:
- la qualità del prodotto applicato. I cosmetici non sono tutti uguali, ed è importante saper leggere l’etichetta, che oltre a fornire informazioni relative alla lista ingredienti (utilissime ad esempio, per chi soffre di allergie: in questo modo si riesce ad individuare l’eventuale presenza della sostanza a cui si è allergici o a verificarne l’assenza) e ai test sul prodotto (l’indicazione Nickel test ci dice che il cosmetico è stato analizzato da un laboratorio che ha confermato la presenza di un quantitativo di Nickel inferiore alla traccia tecnicamente inevitabile e pertanto sicuro per le persone allergiche) ci indica la modalità d’uso del prodotto;
- la preparazione della pelle: applicare una crema funzionale su un viso non deterso va ad inficiare sulla qualità del risultato. Ad oggi, soprattutto nelle persone giovani, una dei maggiori errori commessi durante la beauty routine è proprio quello di una scorretta detersione della pelle. La pelle è un organo di una complessità e vitalità unica nel corpo umano e, se non pulita correttamente, non permette la corretta interazione dei principi attivi dei cosmetici con risultati poco soddisfacenti;
- il tempo di applicazione del prodotto: oltre a prelevare la giusta quantità di cosmetico, è importantissimo che venga massaggiato adeguatamente sulla cute in modo da consentire la diffusione uniforme del prodotto sulla pelle. Spesso si applicano i cosmetici con la velocità di un battito di ciglia, distrattamente, tralasciando alcune zone, come ad esempio collo e decolletè che poi presentano il conto negli anni. E anche nei cosmetici corpo è importante massaggiare adeguatamente il prodotto per favorire non solo il suo assorbimento, ma anche dare vitalità alla zona trattata.
Impariamo quindi a fermarci, rilassarci e a sfruttare l’esperienza del benessere cosmetico a 360 gradi, per ottenere dei risultati migliori in termini di aspetto fisico dopo il trattamento e psicologico per la qualità del tempo dedicato a noi stessi.
E mi raccomando! Non dobbiamo avere fretta! Il cosmetico va applicato con costanza e quotidianità per dare i risultati attesi nel rispetto della fisiologia della pelle.
Alla prossima!
Consigli di lettura:
WAR PAINT-ELIZABETH ARDEN AND HELENA RUBINSTEIN Lindy Woodhead
Dott.ssa F. Mancini, PhD